La pandemia ha avuto un grande impatto sull'industria chimica, influenzando le tendenze già in atto, a volte in modi sorprendenti, come illustrato da un recente studio pubblicato dalla società Deloitte. Le comunità e le aziende hanno dovuto invertire i propri piani per adattarsi a condizioni in continuo mutamento.
"I tempi stanno cambiando”
Come ci si potrebbe aspettare, l'impatto sul settore chimico è tanto vario quanto il settore stesso.
Tra le tendenze più significative:
In ottica prospettica invece, lo studio evidenzia come le aziende del settore chimico debbano continuare a sviluppare tre competenze chiave.
La pandemia ha rivelato la fragilità delle catene di approvvigionamento globali, portando molte aziende a esplorare catene di approvvigionamento più "locali". L'industria chimica ha risposto con grande agilità a queste sfide e sarà probabilmente chiamata a farlo di nuovo in futuro. Le aziende che sono in grado di riorganizzare rapidamente le linee di produzione e adattarsi senza problemi all’ecosistema potrebbero godere di enormi vantaggi competitivi.
La seconda competenza è la “variabilizzazione” dei costi (agilità in risposta al bisogno). Ad esempio, la capacità di espandere rapidamente la produzione e la forza lavoro in risposta a una situazione instabile. La necessità di razionalizzare le operazioni e aumentare l'agilità operativa continuerà probabilmente ad essere importante anche in futuro.
Infine, i continui progressi nella digitalizzazione delle operazioni potrebbero aumentare la competitività delle aziende. La capacità di sondare il mercato con tecniche moderne, applicando l'intelligenza artificiale e altre tecnologie al processo decisionale potrebbe ridurre i tempi di risposta ai cambiamenti critici del mercato.